sabato 7 marzo 2009

DEI DELITTI E DELLE PENE
Ma che senso ha? Qualcuno commette un delitto e la giustizia gli porta via ,diciamo,vent'anni di Vita.Ma secondo voi è la stessa cosa,sottrarli a un ventenne e sottrarli a un sessantenne?Gli anni dai venti ai quaranta,hanno lo stesso peso che dai 60 agli 80 ?E se il signore in questione fosse gay, le sue prigioni non sarebbero forse un mezzo
paradiso ?E se la signora fosse una quarantenne senza figli, portarle via gli ultimi anni di fertilità
avrebbe lo stesso peso che sottrarglieli a 20 o a 60 ?Altre considerazioni :Da che mondo è mondo, una certa percentuale di persone,delinque contro gli altri.Non parlo qui degli accusati per motivi politici , dei perseguitati per le loro idee,la loro
etnia,ecc...Mi preoccupo invece di quelli (troppi) che sono rientrati in prigione dopo un'amnistia ,di
quelli che ,scarcerati per varii motivi,hanno subito ricommesso il reato per il quale erano
stati condannati,di coloro insomma,che sembrano delinquere per scelta personale o forse per
cause genetiche,tenendo costoro BEN DISTINTI, da chi delinque per povertà o comunque per
cause esterne alla propria personalità.La triste conclusione è che il delinquente accompagnerà l'umanità nel futuro e sarà sempre
un problema da risolvere.E dunque ?Vorrei che riflettessimo sulla opportunità di trasformare questo male,almeno parzialmente in
bene,in vantaggio per la società , punendo il delinquente ,non con la carcerazione, ma conil LAVORO.E nessuno mi dica che questo già si fà : temo che ciò avvenga infatti solo all'interno degli
istituti di pena,e in maniera forse troppo lontana dalle condizioni lavorative reali. Il lavoro andrebbe organizzato in vere attività produttive in maniera da esser e di
vantaggio alla società e da costituire per chi ha peccato,una reale occasione di
ravvedimento.
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