mercoledì 8 luglio 2009

FIAT IN CINA

FIAT Sciopero di 8 ore a Termini Imerese contro decisione azienda su stop a produzione auto da 2012
Oggi tavolo vertici-sindacati.
televideo rai 8,47 del 8 luglio 2009

Ed è di ieri la notizia di accordi Fiat con la Cina.
06/07/2009 15.33 FIAT Firma accordo con la cinese Gac per produrre, negli stabilimenti cinesi,Punto e Brava a partire dal 2011.
televideo rai

Non è improbabile che operai e impiegati perdano lavoro(conoscenze tecniche e abilità manuali) (e che queste siano acquisite da maestranze cinesi).Reimpararle in futuro sarà indubbiamente un problema ed uno svantaggio : abbiamo venduto troppa nostra tecnologia (semi obsoleta) all'Africa,e comprato tecnologia (semi obsoleta) dagli U.S.A.per non saperlo.
Ricordiamo all'azienda che queste strategie,indubbiamente paganti nel breve e nel medio periodo,potrebbero rivelarsi fatali nel lungo periodo.Ciò perchè i lavoratori sono anche CONSUMATORI.Cosa mai compreranno,senza stipendio ?.Se buona parte del ricavo,resta in cina ,saranno persi anche i benefìci sull'indotto (altre aziende italiane)e sull'economia italiana in generale.
Ricordiamo che dal dopoguerra ad oggi,l'avidità dei palazzinari,insieme alle banche(mutui e finanziamenti) ed alle gestioni elastiche dei piani regolatori(mazzette ?),hanno provocato una netta diminuzione dei matrimoni,quindi delle nascite,quindi la SCIAGURATA E MAL GESTITA necessità all'oggi di dover importare lavoratori/consumatori stranieri (insieme ai loro criminali).
C'è anche da chiedersi quale tipo di consumatori possano essere i migranti:forse occorreranno generazioni perchè possano progredire ed avere sull'economia il peso che avrebbero avuto i bimbi italiani NON nati dall'era dei palazzinari,in poi.
Peccato come l'industria,solitamente abile programmatrice nel breve,ancora non riesca a vedere che AFFAMARE ED UCCIDERE i propri clienti,non è una buona strategia di lungo periodo.

07/07/2009 22.29 CRISI Ministero Economia: calano le entrate e aumentano le spese.( ma guarda !)
07/07/2009 15.04 TREMONTI In Italia quello sulla disoccupazione è "un falso allarme",dice ministro commentando dichiarazioni Barroso.

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